Il mulino ad acqua

Fin dall’antichità, il mulino ad acqua (o mulino idraulico) ha utilizzato la forza dell’acqua per macinare cereali, estrarre olio dalle noci o dalla colza, azionare pompe, segare il legno, tagliare le pietre, fare funzionare le fucine e produrre un infinità di prodotti.

Come funziona?
In genere, l’acqua viene deviata da un fiume (o da un bacino) e condotta al mulino attraverso un canale. Portata dalla forza della corrente dell’acqua, la ruota gira e aziona un meccanismo all’interno del mulino. Nelle fucine, ad esempio, mette in moto dei soffietti che mandano aria nei forni.

L’uso del mulino ad acqua si è sviluppato a partire del IX secolo e ha permesso un notevole aumento della produttività (l’energia prodotta dalla ruota di un mulino idraulico permetteva di macinare 150 kg di grano in un’ora).  I mulini idraulici sono stati utilizzati per macinare i cereali, nelle segherie, per azionare i telai, nelle fucine per la lavorazione dei metalli, per azionare pompe idrauliche, per produrre la carta o per produrre elettricità attraverso un generatore.
Il mulino ad acqua è stato soppiantato dal motore elettrico nel XIX secolo.

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