Hello Kitty da colorare
Una raccolta di disegni del celebre cartone animato Hello Kitty, da stampare e colorare

La cultura Kawaii

A partire dagli anni settanta del ventesimo secolo il fenomeno Kawaii ha iniziato ad assumere le proporzioni che conosciamo oggi. Nato come semplice cultura giovanile è diventato in poco tempo ad aspetto estremamente rilevante della cultura giapponese. Con la diffusione della penna a sfera e del portamine, tra le studentesse giapponesi si è sviluppato in modo del tutto spontaneo un nuovo stile di scrittura, contraddistinto da grandi caratteri arrotondati e dalla presenza di lettere latine, caratteri katakana e piccoli disegni come cuori, stelle e faccine, tutti inseriti arbitrariamente nel testo, che rendevano la lettura difficoltosa a tal punto che il suo utilizzo fu vietato in molte scuole del paese. Ciò nonostante la sua popolarità fu tale che nel 1978 il fenomeno aveva interessato tutto il territorio nazionale, e si stima che nel 1985 circa cinque milioni di giovani giapponesi usassero abitualmente questo modo di scrivere. Nello stesso momento in cui i giovani iniziarono a intaccare il giapponese scritto con il loro stile infantile, anche la lingua parlata finì per essere influenzata da nuove forme di slang e modi di esprimersi.
Le aziende di marketing non impiegarono molto tempo a capire che questo stile così poco tradizionale e controverso, ma allo stesso tempo di grande richiamo per i più giovani, potesse essere applicato in toto alla dinamica dei consumi. Nel corso degli anni ottanta fumetti, riviste, prodotti commerciali e spot pubblicitari adottarono con successo quel modo di scrivere così infantile portato alla ribalta dagli adolescenti. Tra i personaggi lanciati negli anni dalla Sanrio per la commercializzazione dei suoi prodotti, quello che riscosse più successo fu sicuramente Hello Kitty, emerso negli anni ottanta come una delle icone principali del kawaii. Hello Kitty incarnava alla perfezione le caratteristiche dell’oggetto kawaii, con le sue fattezze cartoonesche, i colori pastello e l’aspetto essenziale, infantile e indifeso