Bambini e problematiche della pelle più frequenti

I bambini sono creature straordinarie, capaci di rallegrare la vita e l’umore di tutti coloro che entrano in contatto con loro. Sono gioviali, solari, giocherelloni, sanno come risollevare una giornata triste e coinvolgere gli adulti in mille giochi. Grazie alla loro dinamicità e ai rapidi progressi che ogni giorno sono in grado di compiere, regalano molte soddisfazioni a chiunque si occupi della loro crescita.
Allo stesso tempo, però, accudirli comporta grandi responsabilità e molta cura. Per quanto imparino velocemente a scoprire il mondo e assorbano ogni insegnamento come spugne, specie se sono molto piccoli, non possiedono ancora l’autonomia e le abilità per prendersi cura di loro stessi al 100%. Il loro organismo si sta ancora sviluppando, spesso non hanno le difese sufficienti per difendersi da agenti e patogeni esterni, in altre parole sono più delicati rispetto agli adulti e necessitano di cure e precauzioni speciali.
Tra gli aspetti di cui prendersi maggiore cura in un bambino o neonato c’è soprattutto la pelle, perché è quella parte del corpo che più facilmente entra a contatto con l’ambiente esterno. E per quanto possa essere ben igienizzato e adatto ad accoglierlo, può presentare sempre delle caratteristiche che ne compromettono l’integrità.
Per questa ragione spesso i bambini sviluppano irritazioni, dermatiti e le più svariate problematiche alla pelle e le ragioni possono essere le più banali. Basti pensare che tra le cause della dermatite nel neonato ci può essere persino il tessuto del pannolino o di un abitino che indossa.
Ma al di là di questa, che è probabilmente il disturbo che coinvolge maggiormente i neonati, quali altre problematiche possono colpire la pelle di un bambino?

Arrossamenti

Gli arrossamenti sono molto frequenti sulla pelle del bambino e causati, generalmente, dallo sfregamento con superfici irritanti o legati al fatto che l’epidermide non respira come dovrebbe.
Può succedere, ad esempio, con il pannolino, con tessuti sintetici, ma anche se il piccolo sfrega le mani sporche sul viso, tanto da causare irritazione.
La sua pelle, infatti, è molto sottile, il suo Ph non sufficientemente acido, per cui tende a reagire più facilmente alle superfici più ruvide.
Per questo motivo è sempre meglio cambiare spesso il bambino e utilizzare tessuti morbidi, traspiranti e realizzati con fibre naturali.

Screpolature

Oltre a non possedere le difese sufficienti a proteggersi dagli agenti esterni, la pelle dei bambini non è ancora adeguatamente sviluppata per produrre le ghiandole sebacee funzionali a nutrirla e lubrificarla come dovrebbe.
Per questa ragione tende spesso a seccarsi e screpolarsi, specie in alcune zone particolarmente delicate, come viso, gomito, ginocchia, mani.
In alcuni casi la pelle può persino squamare lungo superfici piuttosto estese del corpo.
Per poter prevenire il formarsi di screpolature, dunque, è opportuno idratarla spesso e mantenerla nutrita, almeno fino ai due anni.
Dopo questa età, infatti, la pelle avrà completato buona parte della sua maturazione e sarà in grado di idratarsi e nutrirsi senza necessariamente ricorrere all’impiego di oli o creme esterne.

Immagine di valuavitaly su Freepik