Dalla vite alla tavola

In questi giorni in Italia inizia la vendemmia cioè la raccolta dell’uva.

COME FUNZIONA?
Verso la fine dell’estate, gli esperti assaggiano l’uva per valutarne il grado di dolcezza. Quando è matura, se la raccolta è a mano, arrivano i ”raccoglitori”, sono persone che lavorano fianco a fianco mettendo i grappoli in grandi cesti. Oggi, tuttavia, in molti casi a farlo è la[ppw id=”125865722″ description=”ottobre 2018″ price=”0″] macchina vendemmiatrice, che scuote la vite per far cadere i grappoli. L’uva viene poi portata in cantina, dove un’altra macchina, la deraspatrice, separa gli acini dai raspi cioè dai rametti. Quindi l’uva viene pigiata e fatta fermentare nelle botti, trasformandosi in mosto e poi in vino. In Italia la produzione del vino è un’eccellenza con un fatturato superiore ai dieci miliardi di euro. Ogni regione ha i suoi vini tipici che possono essere rossi, bianchi e spumanti con nomi che derivano dal tipo d’uva, ad esempio il Barbera piemontese (del Piemonte) oppure dalla zona di produzione come ad esempio il Chianti toscano (della Toscana).

QUANDO SI VENDEMMIA?
Il periodo dell’anno in cui si vendemmia può variare a seconda del clima, del tipo d’uva e della sua maturazione. Nell’emisfero australe (nel quale si trova anche l’Italia) cade nei mesi di settembre e ottobre.
Lo sai che il vino fornisce energia e aiuta la digestione? Attenzione, però, alla quantità! Oltre ad acqua e sostanze “buone”, il vino contiene anche tanto alcol.


LE PAROLE DIFFICILI
pigiata: schiacciata.
fermentare: la fermentazione è la trasformazione chimica di sostanze contenute nella buccia.
mosto: liquido in cui si trovano acqua, zuccheri, acidi, sali minerali e vitamine.
digestione: processo in cui il cibo digerito si trasforma in sostanze che fanno bene al nostro corpo.


Stefania Fanucci 

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per sapere