Raffreddore nei bambini: ecco cosa fare

Ogni genitore sa che i piccoli richiedono maggiori attenzioni, soprattutto per le questioni che riguardano la salute. Questo avviene per un motivo molto semplice: gli organi dei bambini non si sono ancora formati del tutto, come nel caso della pelle, e le difese immunitarie non sono ancora in grado di rispondere correttamente alle infezioni e alle malattie.
Dunque i bimbi sono facilmente soggetti alla tosse e al raffreddore, più degli adulti ed è molto difficile, se non addirittura impossibile, riuscire a scongiurare al 100% questo rischio. Siccome quest’anno stiamo assistendo ad una vera e propria ondata di influenza arrivata in anticipo, occorre prepararsi nella maniera corretta. Vediamo quindi come riconoscere il raffreddore nei bimbi e come affrontarlo al meglio.

Sintomi del raffreddore
Il raffreddore, nei bambini così come negli adulti, causa l’infiammazione delle mucose e di conseguenza il tipico sintomo di questa malattia sono naso chiuso e accumuli di muco nelle vie respiratorie. Vi sono poi altri segnali piuttosto evidenti, come la tosse e gli starnuti, insieme alla temperatura alta, ai dolori alla gola e alla mancanza di appetito. Per quanto concerne il muco, di solito nei bimbi è di colore chiaro, quasi trasparente, ma dopo qualche giorno inizia a diventare verdastro.

Come curare il raffreddore
Non esistono rimedi miracolosi né bacchette magiche, perché purtroppo il raffreddore deve passare da solo, dunque bisogna attendere il suo decorso naturale e non è possibile curarlo. Di contro, esistono delle soluzioni (o meglio, degli accorgimenti) che potranno facilitare la guarigione del piccolo, e fargli vivere questa esperienza in maniera meno traumatica. Ad esempio, si consiglia di pulirgli sempre il naso con dei lavaggi nasali, oppure con le pompette aspiranti apposite. In secondo luogo, attenzione all’idratazione, e qui si suggerisce di fargli bere delle bevande tiepide, per sciogliere il muco. Anche l’aerosol è concesso, a patto di usare soltanto le soluzioni fisiologiche. E il riposo a casa, sì o no? Solo se ha la febbre, se è molto stanco o se la giornata è ventosa o piovosa.

Prevenire è meglio che curare
Per assicurarsi però di doversi ritrovare in queste situazioni il meno possibile, la prima cosa a cui pensare è assolutamente la prevenzione. È consigliabile dare ad esempio al bimbo una serie di integratori alimentari volti a rafforzarne le difese immunitarie, da scegliere ovviamente con attenzione tra quelli reperibili in farmacia e con il benestare del pediatra. Per fortificare il sistema immunitario dei piccoli è altrettanto utile optare per fornire loro una giusta alimentazione, con dieta ricca di elementi importanti per la salute come le vitamine e i minerali, insieme agli acidi grassi Omega 3. Fra i cibi che possono stuzzicarlo di più, e al tempo stesso fargli del bene, troviamo le noci, il pesce azzurro, il miele e lo yogurt. Infine, c’è sempre un’ultima importante regola da considerare: siccome in inverno gli sbalzi termici sono all’ordine del giorno, è il caso di coprire sempre il bambino nel miglior modo possibile.

Sebbene sia impossibile curare il raffreddore semplicemente con dei medicinali, le giuste abitudini e attenzioni aiuteranno in ogni caso i vostri figli a superare questo periodo nel miglior modo possibile.