Autodiagnosi online: i rischi e come contrastarle

Che gli italiani siano più attenti alla loro salute di quanto non lo fossero in passato è un dato di fatto. Oggi c’è molta più consapevolezza di quali siano i cibi che fanno male, così come le abitudini corrette per vivere una vita sana ed equilibrata. Per contro, l’utilizzo massiccio di internet ha incentivato sempre più persone a ricercare online risposte ai propri malanni e di conseguenza a curarsi da soli, con tutti i rischi che ciò comporta.

I problemi della diagnosi online

Un’indagine condotta da IQVIA su un campione di persone ci indica che più della metà degli italiani effettua ricerche online per poi formulare la propria autodiagnosi. I più propensi sarebbero inoltre le persone comprese nella fascia d’età che va dai 45 e ai 55 anni. La cosa più grave è che in alcuni casi si tenderebbe persino ad assumere farmaci senza consulto medico.
L’idea che Google o altri motori di ricerca possano sostituirsi ad una visita medica di un professionista, però, non è solo malsana, ma può essere addirittura controproducente. Pensiamo ad una persona particolarmente ipocondriaca che leggendo gli esiti di una ricerca può essere indotta al panico per poi intraprendere autonomamente una terapia sbagliata.
I danni possono essere notevoli, poiché il web brulica di notizie non veritiere, ma soprattutto sul fronte della salute non basta una ricerca dei sintomi. Di ogni soggetto va analizzata la storia clinica, il contesto in cui si verificano i malanni e solo l’attenta diagnosi di un medico supportata da esami di approfondimento può dare un esito veritiero.

Come avvicinare i pazienti ai medici

Se l’utilizzo scorretto della rete può portare il paziente ad allontanarsi dal medico, un utilizzo consapevole può invece fare l’esatto opposto. Oggi molti medici hanno adottato un software gestionale per i pazienti, che è utile proprio per rendere più veloce, chiara e continua la comunicazione tra il medico e il paziente. Avere un contatto diretto e immediato col proprio medico porta automaticamente a non avere più bisogno di ricercare online la risposta alle proprie domande. In tal caso è molto più semplice rivolgersi direttamente al professionista.
Oltretutto, il gestionale facilita anche il flusso degli appuntamenti, l’invio delle prescrizioni ed è letteralmente un salvavita per chi non ha la possibilità di spostarsi o convive con una malattia cronica. Si riceve una diagnosi veritiera e si prosegue effettuando la terapia con maggiore serenità e con la consapevolezza che sia quella giusta da cui trarre un reale beneficio.
Se la tendenza sarà riavvicinarsi davvero ai pazienti anche con le potenzialità che offre la rete, allora internet potrà davvero diventare un grande alleato della nostra salute.

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