La maschere regionali italiane

L’Italia ha una grande ricchezza di maschere regionali di Carnevale: personaggi nati dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, oppure creati come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città.
È riconosciuto che le maschere, con il rumore, il loro colore e il clamore che ognuna di loro fa, sono nate con lo scopo di scacciare le forze delle tenebre e l’inverno, e di aprire la strada per l’arrivo della primavera.

Le maschere più famose sono senza dubbio: Arlecchino, Brighella, Dottor Balanzone, Fagiolino, Gianduja, Gioppino, Colombina, Meneghino, Meo Patacca, Pantalone, Pierrot, Pulcinella, Rosaura, Rugantino, Sandrone, Stenterello, Tartaglia.

Qual è la maschera più famosa italiana?

Sembra che la maschera italiana più famosa sia la maschera di Pulcinella, nata a Napoli dove fu inventata dall’attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento per la Commedia dell’Arte.

Le maschere italiane di Carnevale regione per regione

  • Abbruzzo: Frappiglia e Patanello
  • Basilicata: i Rumit, i Campanacci, la quaremma, il cucibocca, u’ zembr, u’ fus’ (o “la parca”) e ’u zit’ e ’a zita.
  • Calabria: Giangurgolo
  • Campania: Pulcinella, Tartaglia, Scaramuccia e Toviello.
  • Emilia-Romagna: Dottor Balanzone, Fagiolino, Brisabella, Sandrone, Mirandola.
  • Friuli-Venezia Giulia: i Maschkar e gli Jutalan, te lipe bile maškire, i babaci o kukaci, le Scheintena schembln e le Scheana schembln, il Sior Anzoleto Postier.
  • Lazio: Rugantino, Nina e Meo Patacca, il generale Mannaggia La Rocca.
  • Liguria: Capitan Spaventa, Baciccia della Radiccia e Barudda, Cicciolin, Becciancìn, Nuvarìn e Bacì l’Inciastru.
  • Lombardia: Meneghino, accompagnato da sua moglie Cecca di Berlinghitt, Beltrame, Arlecchino, Brighella, i brutt (brutti) e il Sapor, Gioppino, il Gagèt col sò uchèt, Tarlisu.
  • Marche: Mosciolino, Papagnoco, il Rabachen e la Cagnera, il Vulon.
  • Molise: l’uomo cervo, la donna cervo e l’uomo orso.
  • Piemonte: Gianduja e Giacometta, gli sposi Stevulin, re Biscottino e la regina Cunëta.
  • Puglia: Farinella, Gibergallo e Lu Pagghiùse, Don Pancrazio Cucuzziello.
  • Sardegna: Mamuthone, Boe, Merdule, Mamutzone, Maimulu, Cumponidori, Thurpu.
  • Sicilia: Peppe Nappa.
  • Toscana: Tenterello, Burlamacco.
    Trentino Alto Adige: i Matoci, i Wudelen, marascons, bufon, lachè, arlekin, pajazi, facères da bèl e facères da burt.
  • Umbria: Bartoccio, Nasotorto, Nasoacciaccato, Chicchirichella, Rosalinda.
  • Valle d’Aosta: le Landzette.
  • Veneto: Pantalone, Colombina, Rosaura, Fracanapa, Mastro Sogar, Papà del Gnoco.

Qual’è la maschera italiana più amata dai bambini?

In Italia, una delle maschere più amate dai bambini è sicuramente quella di Arlecchino. Arlecchino è un personaggio tradizionale della Commedia dell’Arte, un genere teatrale italiano rinascimentale. La sua maschera è caratterizzata da una serie di losanghe multicolori che coprono l’intero volto, un costume colorato e spesso una lunga bacchetta. Questa maschera è spesso associata alla gioia, al divertimento e al gioco, rendendola particolarmente attraente per i bambini durante le festività carnevalesche.

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