Dove è nato il Carnevale?

Non si conosce con certezza l’origine del nome “carnevale”. Si pensa possa derivare da car navalis, il rito della nave sacra portata in processione su un carro; secondo altri, invece, significa carnes levare (“togliere la carne”) o carne vale (“carne, addio”) e allude ai digiuni quaresimali, dato che il Carnevale si conclude con il martedì grasso, il giorno che nella religione cattolica precede il mercoledì delle Ceneri. Nello stesso periodo, nell’antica Roma si celebravano diversi riti che hanno lasciato le loro tracce nel Carnevale attuale.  “Durante questo mese bisogna purificare la città e celebrare i riti funebri per i Mani, divinità del mondo sotterraneo”. Il passaggio dall’inverno alla primavera permetteva un contatto con il mondo dell’aldilà; i morti reclamavano cerimonie in loro onore, come oggi accade nelle società primitive che venerano i morti nei periodi del cambio di stagione. Alle cerimonie di purificazione e di commemorazione si intrecciavano riti di fecondazione, come nei Lupercali, feste antichissime in onore di Marte e del dio Fauno.

Qual è il senso del Carnevale?

Il termine “carnevale” deriva appunto dal latino carnem levare, letteralmente “privarsi della carne”, proprio a indicare l’ultimo banchetto che, come voleva la tradizione, si teneva il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri; ossia il Martedì Grasso.