Lucilla che asciugò l’acqua del mare

Lucilla che asciugò l'acqua del mare

Una storia sul mare che racconta quella volta in cui Lucilla decise che il mare era troppo grande e troppo profondo e che avrebbe risolto il problema. Lucilla che asciugò l’acqua del mare è un racconto adatto ai bambini che frequentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia, che proponiamo sia da leggere online che in una versione impaginata e illustrata, da stampare gratuitamente.

Storia sul mare per bambini, da stampare

Per stampare la storia, illustrata con un disegno da colorare, scorri la pagina verso il basso e clicca dove segnato: si aprirà una seconda finestra con il racconto per bambini in formato A4 e in pdf, pronto per essere stampato e/o scaricato.

Lucilla che asciugò l’acqua del mare: testo

Quando arrivò l’estate Lucilla andò al mare e decise che il mare era troppo grande e troppo profondo.
“C’è troppa acqua in questo mare!” disse. “Prenderò il mio secchiello e ne porterò via un poco.”
Scavò una buca nella sabbia, riempì il suo secchiello con l’acqua del mare e la versò nella buca. E riempi e versa e riempi e versa, non si fermò sino a quando del mare non rimase che una misera pozzanghera.
Non fu certo una bella idea!
“Chi ha rubato l’acqua del mare?” chiese infuriata, una balena che si era arenata nel basso fondale. “E come faremo ora a nuotare?” aggiunsero tre pesciolini, un vecchio gambero e un pescecane.
“Se fossi in te” disse un gabbiano a Lucilla “rimetterei subito l’acqua al suo posto, prima che quel pescecane si arrabbi davvero.”
“Va bene” disse Lucilla.
Ma quando guardò dentro la buca, Lucilla si accorse che dell’acqua del mare non ne era rimasta neanche una gocciolina, neppure una, neppure una piccina piccina. La sabbia l’aveva assorbita tutta!
E così, per ritrovare l’acqua del mare,  Lucilla dovette di nuovo scavare.
Scava e scava e scava e scava, Lucilla arrivò sino al centro della Terra, dove viveva una talpa mezzo cieca e senza occhiali.
“Hai per caso visto l’acqua del mare che ho versato nella mia buca?” le chiese Lucilla.
“Be’, vista non l’ho vista” rispose la talpa. “Ma l’ho sentita scorrere in quel buchino che arriva lontano lontano.”
“Lontano lontano quanto?” chiese Lucilla.
“Lontano lontano sino all’altra parte della Terra, dove c’è il mar della Cina” rispose la talpa.
Lucilla riprese a scavare e finalmente arrivò in Cina. Dove trovò un mare cinese così grande e così profondo, ma così grande e così profondo, che quasi aveva sommerso tutta la spiaggia.
“Uffa! Chi ha versato tutta quest’acqua nel nostro mare?” chiesero una balena, tre pesciolini, un vecchio gambero e un pescecane, tutti cinesi e tutti con gli occhi a mandorla.
“Io se fossi al tuo posto” disse a Lucilla un gabbiano, anch’esso cinese e anch’esso con gli occhi a mandorla, “rimetterei subito l’acqua del mare al suo posto, prima che quel pescecane si arrabbi davvero!”
E fu così che Lucilla dovette riempire di nuovo il suo secchiello e versare l’acqua nella buca, fin quando tutta l’acqua del mare tornò finalmente al suo posto.
Quando Lucilla rientrò a casa, quella sera, la mamma le chiese se aveva passato una bella giornata e se si era divertita.
“Molto” disse Lucilla. E le raccontò l’avventura dell’acqua del mare, della balena, dei pesciolini, del vecchio gambero e del pescecane.

Storia da stampare

Clicca sulla storia per stamparla:

Lucilla che asciugò l'acqua del mare