L’acqua per i neonati

L’acqua, elemento indispensabile per la vita, è la principale componente del nostro corpo. Quale acqua e da quando dobbiamo dare al nostro bambino in aggiunta alle poppate o ai biberon di latte? In quali quantità e con quale frequenza? Facciamo il punto.

Da quando il bambino deve bere dell’acqua?

Prima dei 6 mesi d’età, è raro che il bambino abbia bisogno d’integrare la sua idratazione con dell’acqua. Che sia allattato al seno o con il biberon, il latte che beve è generalmente sufficiente. Tuttavia, in caso di ondate di calore, febbre (che aumenta la sudorazione), vomito o diarrea (che causano grandi perdite d’acqua), è bene dargli acqua in piccole quantità, da 30 a 50 ml ogni 30 minuti circa, senza costringerlo a bere quello che non vuole. Meglio chiedere consiglio al pediatra, che potrebbe anche prescrivere una soluzione reidratante per compensare la perdita di sali minerali.

Dopo i 6 mesi, invece, l’acqua è altamente raccomandata! In teoria, il bambino dovrebbe bere ancora circa 500 ml di latte al giorno. Tuttavia, con lo svezzamento, il bambino inizia a ridurre la quantità inizia spesso a ridurre l’assunzione di latte e, di conseguenza, di acqua. È quindi consigliato integrare con circa 200/250 ml d’acqua, distribuita nell’arco della giornata. Se il bambino dovesse rifiutarla è semplicemente perché non ha sete. Per insegnargli a bere acqua, evitiamo di aggiungere zuccheri o qualsiasi sapore all’acqua… è importante abituare i bambini al sapore dell’acqua naturale per non trovarsi poi confrontati a continui rifiuti e a pessime abitudini alimentari.

Quale acqua scegliere per i neonati?

Non tutte le acque minerali sono adatte ai bambini di pochi mesi. Scegliere l’acqua giusta è importante perché in questa fase della vita i reni dei neonati non sono ancora completamente sviluppati e un’acqua eccessivamente ricca di sali minerali potrebbe sovraccaricarli, sino a danneggiarli.

Quello che dobbiamo verificare leggendo l’etichetta con attenzione è la quantità di minerali disciolti nell’acqua che compongono quello che è chiamato il residuo fisso. In base a questo parametro, le acque si dividono in quattro categorie:

  • Residuo fisso inferiore a 50 milligrammi per litro: acque minimamente mineralizzate.
  • Residuo fisso tra 50 e 500 milligrammi per litro: acque oligominerali o leggermente mineralizzate.
  • Residuo fisso tra 500 e 1500 milligrammi per litro: acque medio minerali.
  • Residuo fisso superiore a 1500 milligrammi per litro: acque ricche di minerali.

L’acqua adatta ai neonati non deve superare un residuo fisso di 140 milligrammi al litro perché il latte con il quale lo nutriamo, sia materno che artificiale, è già ricco di queste sostanze.

Quanta acqua deve bere un bambino?

Dal momento in cui lo svezzamento è finito, è importante abituare i bambini a bere regolarmente, soprattutto durante i periodi caldi e quando fanno molto movimento. Per farsi un’idea:

  • Da 1 a 3 anni si consiglia di bere 1,2 litri di acqua al giorno
  • Da 4 a 6 anni, bere 1,4 litri di acqua al giorno;
  • Da 7 a 10 anni, bere 1,8 litri al giorno;
  • Da 11 a 14 anni, bere 2 litri al giorno.
  • Dopo i 15 anni di età, il consumo d’acqua dovrebbe essere lo stesso di un adulto, ovvero 2 litri e mezzo di acqua al giorno.