Dettato sui diritti dei bambini

Dettati sui diritti dei bambini adatti alla scuola primaria. Dettati con varie difficoltà, da scegliere in funzione della classe e della preparazione dei bambini. Ognuno di questi testi è anche un’ottimo spunto per parlare con i bambini della Convenzione dei diritti dell’infanzia e del 20 novembre, giornata mondiale dei diritti del bambino.

Dettato sui diritti dei bambini con difficoltà miste

tratto da “I diritti dei bambini in parole semplici” (Editore: Comitato Italiano per l’Unicef)

Sapevi di avere dei diritti? Sapevi che esiste una Convenzione sui diritti dell’infanzia?
I tuoi diritti stabiliscono quello che ti è permesso fare, e quello che deve fare chi si occupa di te per assicurarti felicità, salute e sicurezza. Anche tu ha delle responsabilità nei confronti degli altri bambini e degli adulti, per assicurare il rispetto dei loro diritti.
Una Convenzione è un accordo fra nazioni che vogliono obbedire alle stesse leggi. Lo Stato italiano ha ratificato la Convenzione sui diritti dell’infanzia il 27 maggio 1991. Ciò significa che il nostro governo deve assicurarsi che ogni bambino abbia tutti i diritti elencati nella Convenzione.
Hai il diritto di sapere quali sono i tuoi diritti: lo dice l’articolo 42!

Dettato sui diritti dei bambini con l’uso della congiunzione né

Ogni bambino e ogni ragazzo ha i diritti elencati nella Convenzione sui diritti dell’infanzia; non ha importanza chi è né chi sono i suoi genitori, non ha importanza il colore della pelle né il sesso né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se è disabile, né se è ricco o povero.

Un dettato sui diritti dei bambini con difficoltà miste: una poesia scritta da Gianni Rodari.

Un testo ideale per parlare con i bambini dei diritti dell’infanzia che menziona: Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.

 

Una poesia di Roberto Piumini sui diritti dei bambini da usare come dettato nelle classi quarta e quinta.

Un testo da usare come spunto per fare capire ai bambini cos’è un diritto e che aiuta i bambini a riflettere su chi non ha i loro stessi diritti senza che vengano rispettati.

Tanti diritti,
dei bei diritti dritti,
non dei diritti storti,
però,
però,
però:
quando mangi, perché
hai il diritto di essere nutrito,
ricorda chi non mangia
perché ha il diritto, e non il cibo.
E quando giochi,
perché hai il diritto di giocare,
ricorda chi non gioca,
perché non ha il posto per giocare.
Quando vai a scuola, perché
hai il diritto di essere educato
ricorda chi ha il diritto e non la scuola.
Quando vai a scuola, perché
hai il diritto di essere educato
ricorda chi ha il diritto e non la scuola.
Quando riposi, perché
tu hai il diritto di riposare,
ricordati di chi ne ha il diritto
ma non può riposare.
Ricorda il tuo diritto,
ma anche il suo rovescio,
perché c’è un diritto che non hai:
dimenticare.