Bullismo: non stiamo zitti

non-stiamo-zittiAlcuni personaggi dello sport e dello spettacolo che conosci, come ad esempio il giocatore Francesco Totti, il cantante Alvaro Soler o il conduttore Amadeus e molti altri, insieme a Telefono Azzurro (un’associazione nata per dare un aiuto e ascoltare i bambini in difficoltà) sono scesi in campo per difendere i bambini, i ragazzini e le ragazzine[ppw id=”125865722″ description=”febbraio 2017″ price=”0″] contro il bullismo e il cyberbullismo. Il 7 febbraio è una data che segna la “Prima giornata nazionale contro il bullismo”, il motto (frase breve in cui si esprime un principio morale) è: “nonstiamozitti”. Il simbolo (segno) di questa giornata è un nodo blu.

CHE COS’E’IL BULLISMO?
Quando le persone vengono trattate male, soprattutto i bambini , e non hanno la forza di reagire: stanno malissimo dentro e qualche volta non mostrano o non dicono agli altri come si sentono. Ma il bullismo si può fermare.

COME?
Per prima cosa non bisogna stare zitti: si deve parlare con gli adulti e si può parlare, anche, con i compagni che fanno male agli altri. Segnalare quando un compagno viene isolato, deriso e maltrattato. Se fosse solo uno scherzo, l’intenzione è di divertirsi tutti insieme, non di ferire l’altro.

CHE COS’E’, INVECE, IL CYBERBULLISMO?
E’ l’uso delle nuove tecnologie per molestare (mettere in imbarazzo e far sentire a disagio qualcuno). Questo può avvenire utilizzando Facebook, Twitter, chat ma anche telefonate e messaggi. In questo caso le vittime sono gli adolescenti (età compresa tra i 12 e i 18 anni) che subiscono perché hanno paura e temono delle vendette.

Stefania Fanucci 

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