L’ospedale degli uccelli

La capitale dell’India, New Delhi, è piena di uccelli. Piccioni e colombe tubano e svolazzano sui tetti. Nibbi neri urlano volando in cielo. Corvi e parrocchetti si contendono gli avanzi del cibo. In questa città abitano anche pavoni e upupe amanti del sole.
Tuttavia la [ppw id=”125865722″ description=”febbraio 2021″ price=”0″]vita di questi uccelli è piena di pericoli. Molti si feriscono andando a sbattere contro un ventilatore, altri vengono aggrediti da cani e gatti, alcuni si ammalano perché non si nutrono o vengono colpiti da infezioni.
Per questo motivo a New Delhi c’è un ospedale dove curare gli uccelli. Ogni giorno le organizzazioni di soccorso e le persone gentili portano circa sessanta pazienti/uccelli in ospedale dove vengono sottoposti a cure mediche. Gli uccelli vengono messi in gabbie per essere curati dai veterinari  e vengono nutriti con semi, cereali, mais, pomodori e peperoni. Per bloccare le parti del corpo fratturate si usano delle stecche, come si fa con gli uomini.
I pazienti sono per la maggior parte piccioni, colombe e parrocchetti. Ma ci sono, anche, pavoni, gufi e perfino cigni.


LE PAROLE DIFFICILI:
tubano: amoreggiano. 
nibbi: uccelli rapaci cioè che si nutrono degli animali che catturano e hanno una coda biforcuta con due punte. 
parrocchetti: pappagalli. 
contendono: lottano per  
upupe: uccello di colore bruno rosato con ali a cosa a bande bianche e nere e una lunga cresta dai margini neri.
fratturate: rotte.
stecche: bastoncini di legno


Stefania Fanucci


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per sapere