L’inno dell’unione europea

Il 19 gennaio 1972, a Strasburgo (Francia), il consiglio dei ministri dei paesi dell’Unione europea adotta l’inno europeo. La melodia scelta è “L’Inno alla Gioia”, quarto ed ultimo movimento della Nona sinfonia, composta da Ludwig Van Beethoven, nel 1823.
I governi dell’Unione Europea adottano ufficialmente questa melodia come inno nel 1985.
Herbert Von Karajan ne arrangiò tre versioni: per piano, per fiati (cioè per banda) e per orchestra sinfonica.

Questo inno celebra, grazie al linguaggio universale della musica, gli ideali di libertà, pace e solidarietà.

LE PAROLE, IN ITALIANO, DELL’INNO EUROPEO:
“INNO ALLA GIOIA”
Gioia, bella scintilla di Dio,

figlia dell’Eliso,

noi entriamo ebbri d’ardore,

o Celeste, nel tuo santuario.

I tuoi incanti ricongiungono
quello che la moda ha rigidamente separato;
tutti gli uomini divengono fratelli
dove la tua dolce ala si posa.



Colui, al quale è toccata la grande ventura
di essere amico di un amico, 

colui che ha ottenuto una dolce donna
unisca alla nostra la sua gioia!

Si, chi anche soltanto un’anima

può chiamare sua sulla terra!

E chi non lo ha potuto si involi
piangendo da questa riunione.



Tutti gli esseri suggono gioia

dal petto della natura,
tutti i buoni, tutti i cattivi,
seguono la sua traccia rosea.

Essa ci ha dato baci e uve,
un amico provato fino alla morte;

Anche al verme è stata data la voluttà
e il cherubino sta innanzi a Dio.



Lieti,
come i suoi soli volano

per il magnifico piano del cielo, percorrete,
o fratelli, il vostro cammino gloriosamente,
come un eroe verso la vittoria.



Siate avvinti, o milioni!
Questo bacio al mondo intero! 

Fratelli, sopra la volta stellata 

deve abitare un caro Padre.

Vi prosternate, o milioni?

Senti tu il Creatore, o mondo?

Cercalo sopra la volta stellata!
Egli deve abitare sopra le stelle!