Dove finisce la nostra plastica?

La raccolta differenziata è aumentata e questa è una buona notizia. La notizia meno buona è che l’Europa ricicla solo una piccola parte dei rifiuti: il 9%.
Migliaia di tonnellate di plastica mista, infatti, [ppw id=”125865722″ description=”novembre 2019″ price=”0″] partono dall’Europa in nave verso la Malesia (Asia) per venire smaltite e bruciate in discariche a cielo aperto spesso illegalmente. Così la patria di Sandokan (personaggio immaginario soprannominato la Tigre della Malesia o la Tigre di Mompracem protagonista di tante avventure in mare e nella giungla e anche di un cartone animato) si è trasformata a poco a poco in una “terra dei fuochi” inquinata e pericolosa per gli abitanti. Per questo motivo gli abitanti della Malesia stanno protestando… le donne sono in prima fila!

Cosa si può fare?

Innanzitutto ridurre cioè diminuire quello che consumiamo, poi trattare e smaltire la plastica in modo corretto (giusto).

Come si produce la plastica?

La plastica si ottiene da composti (elementi) di carbonio (elemento chimico) e idrogeno (gas) ricavati dal petrolio e dal metano.Questi composti vengono uniti tra loro e formano una lunga catena di resina sintetica cioè una pasta molle a cui vengono aggiunti dei coloranti e altre sostanze per fare la plastica.
La plastica ha proprietà fisiche cioè non si scioglie nell’acqua, è leggera e dura nel tempo; ha proprietà meccaniche cioè è resistente e proprietà tecnologiche cioè è duttile e malleabile.


LE PAROLE DIFFICILI
raccolta differenziata: vetro, carta, plastica, alluminio, rifiuti alimentari vanno divisi in modo da poterli recuperare e riciclare cioè riutilizzare facilmente.
ricicla: trasformare i rifiuti in prodotti che si possono riutilizzare.
illegalmente: contrario alla legge, vietate.
terra dei fuochi: vasta area piena di rifiuti tossici cioè che fanno male alla salute.
sintetica: prodotto ottenuto in modo chimico.
duttile: si modella facilmente.
malleabile: morbida.


Stefania Fanucci 

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per sapere