Babbo Natale esiste

Babbo Natale esiste

Babbo Natale esisteCome affrontare la domanda dei bambini “Babbo Natale esiste?“. Siamo in molti genitori a chiederci come spiegare ai nostri figli che Babbo Natale non esiste, come possiamo evitare che si sentano tristi e traditi, se sia giusto mentire mentre spieghiamo che bisogna sempre dire la verità… Ecco quindi qualche punto di riflessione per aiutarci a prendere la giusta decisione.

MAGIA O BUGIA?
Credere a Babbo Natale è molto più che una “dolce bugia”. Credere a Babbo Natale significa credere in un mito, a una verità che appartiene al nostro modo di vivere e alla nostra società. E la magia che avvolge e accompagna la Festa di Natale e il personaggio di Babbo Natale è una sensazione che ci portiamo dentro per tutta la vita.

L’IMPORTANZA DELL’IMMAGINARIO
Babbo Natale, gli gnomi, le renne e tutto quello che appartiene alla storia di Babbo Natale alimentano l’immaginario e la fantasia dei bambini. Fino all’età di 7/8 anni, il bambino ha la capacità di entrare mentalmente in un mondo magico, immaginando situazioni di fantasia e inventando storie incredibili. Intorno agli 8 anni, inizia a sviluppare un pensiero più concreto, cercando spiegazioni e conclusioni logiche, ponendoci moltissime domande alle quali non riusciamo sempre a rispondere. A volte, è più facile inventare una storia, sapendo che il bambino ci crederà!
La figura di Babbo Natale è rassicurante ed un mezzo, per noi genitori, di trasmettere alcuni dei nostri valori ai bambini: la generosità (si riceve e si dona), la consapevolezza che non tutti i bambini ricevono allo stesso modo, la condivisione con gli altri membri della famiglia, l’attesa, il piacere di stare insieme

LA SVOLTA E LE DOMANDE
E poi la svolta… il bambino comincia a riflettere, osservare e porci delle domande. “Come fa Babbo Natale ad entrare in casa visto che non abbiamo il camino?”, “Come fa a passare dal camino con il pancione?”, “Com’è possibile che Babbo Natale riesca a distribuire regali a tutti i bambini del mondo in una sola notte?”.
Una buona soluzione è coinvolgerlo, invitandolo a trovare le risposte: “Secondo te?”, “Non lo so… tu cosa ne pensi?”. All’inizio, il bambino troverà delle risposte legate alla fantasia o alla magia e legate al suo immaginario. Crescendo, si porrà sempre più domande, cercando risposte sempre più concrete. In questo modo, la consapevolezza che Babbo Natale è un personaggio di fantasia arriverà in modo progressivo e non traumatico.
Può anche succedere che il bambino nutra seri dubbi e chieda di sapere immediatamente la verità: “So benissimo che Babbo Natale non esiste!”… In questo caso è inutile cercare di mantenere l’illusione, il bambino lo vivrebbe come una grande bugia e un tradimento. Meglio spiegare che Babbo Natale non esiste ma che è una storia che si racconta a tutti i bambini perché “è bello fare come se esistesse” e sottolineare il fatto che il bambino è ormai abbastanza grande da sapere la verità, diventando complice degli adulti.