Quanta acqua consumiamo?

Planète goutte d'eauL’acqua si sposta, proprio come noi. E ogni volta che si sposta lascia una traccia. Come? Attraverso i cibi che consumiamo, in arrivo da ogni parte del mondo: ogni giorno mangiamo prodotti provenienti da diversi angoli della terra e utilizziamo parte delle risorse d’acqua di altri Paesi.

QUALCHE ESEMPIO? La mela che[ppw id=”125865722″ description=”aprile 2018″ price=”0″] sbucci a merenda è dolce e succosa (ricca di succo) grazie ai 150 litri di acqua utilizzati per produrla. Per portare in tavola un chilo di carne è necessario investire 15mila litri di acqua mentre ne servono tra i mille e i 1.500 per un chilo di pane!

Ogni prodotto e ogni servizio lascia un’impronta idrica: con questa parola si indica non solo l’acqua che utilizziamo per bere o per lavarci le mani, ma anche quella che usiamo, indirettamente, quando consumiamo un cibo o utilizziamo un prodotto. Lo sai che quando indossi una maglietta di cotone che pesa circa 250 grammi, ti porti addosso anche 2.700 litri di acqua dolce impiegati per produrla?

CHE COS’E’ L’IMPRONTA IDRICA?
E’ la quantità di acqua impiegata per realizzare un prodotto o un cibo. L’impronta idrica può essere suddivisa in: impronta blu, verde e grigia.
L’acqua blu è quella che scorre in profondità e viene prelevata dal suolo per l’irrigazione (distribuzione di acqua sui terreni agricoli attraverso una rete di canali). Quella verde si riferisce alle piogge, quindi acqua di superficie. La grigia, invece, è l’acqua inquinata.

Stefania Fanucci 

[/ppw]


per sapere

E per scaricare gratuitamente il numero da stampare del Giornale di Cose per Crescere del mese di novembre 2017