Mamma dove sei?

Un bel racconto per bambini che può essere dedicato alla mamma per la Festa della mamma o in qualsiasi altra occasione. La storia di un bambino impaziente che pensava di essere abbastanza grande per fare da solo… Una storia adatta ai bambini della scuola primaria e ai bimbi più piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia, che proponiamo sia da leggere online sia in una versione illustrata con un disegno da colorare, da stampare gratuitamente. Basta scorrere la pagina verso il basso e cliccare dove segnato: si aprirà una seconda finestra con la storia per la mamma in formato pdf, pronta per essere scaricata e/o direttamente stampata con una normale stampante.

Mamma dove sei? Storia per bambini

Leo è un bambino che vuole tutto e subito.
Un giorno, dopo la scuola, Leo aspettava la sua mamma. Ma quel giorno la mamma era in ritardo. “Non sarò l’ultimo ad andarmene! “, pensò il bambino. “Dopo tutto, è facile tornare a casa da soli!”
Così, Leo uscì di nascosto da scuola e corse in strada verso.
All’inizio, sembrò un gioco da ragazzi! Quando raggiunse la panetteria, girò a destra. Poi proseguì dritto fino al semaforo. Lì bisognava aspettare che l’omino diventasse verde prima di attraversare la strada. Poi correre verso il negozio di giocattoli e girare a sinistra. E dopo, andare dritto, a destra o a sinistra? Leo iniziò ad avere qualche dubbio… Le case erano tutte uguali!
C’era un uomo che camminava per la strada. Ma Leo non poteva chiedergli di aiutarlo perché sapeva che non bisogna mai parlare con uno sconosciuto.
Si stava facendo buio e Leo era spaventato e tremava. Si sentiva così solo guardando tutte quelle case che sembrano uguali! “Mamma, dove sei?”, gridò Leo.
All’improvviso sentì: “Ciao Leo “. Era Dido, il suo migliore amico con la sua mamma. La mamma di Dido lo riportò a scuola.
Appena arrivarono a scuola, Leo si buttò tra le braccia della mamma. Pianse, ma questa volta di gioia! E la mamma era così felice di vederlo che non lo sgridò nemmeno. Leo fece la promessa che non avrebbe mai più lasciato la scuola da solo e la mamma gli promise che non sarebbe mai più arrivata in ritardo.

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