Il riciclo della carta

La carta si può riciclare fino a sette volte ma andare oltre è sconsigliato, perché le fibre di cellulosa si deteriorano troppo: in Italia viene riciclato l’85% dei rifiuti di carta ma si potrebbe fare di più. Come? Facendo più attenzione a ciò che si butta nel cassonetto della carta dove[ppw id=”125865722″ description=”maggio 2018″ price=”0″] troppo spesso finiscono altri materiali: plastica, soprattutto, ma anche metalli, legno, sabbia, carta sporca e inutilizzabile. Bisognerebbe fare più attenzione sia quando si smaltisce la carta sia quando si producono contenitori e confezioni che la contengono! Infatti, quando si realizzano scatole, flaconi e sacchetti vengono assemblati materiali diversi e questo rende più difficile differenziare.

COME SI RICICLA LA CARTA?
Quella destinata al macero viene frullata, le fibre sminuzzate e sciolte in acqua sono filtrate più volte in modo da eliminare tutti i materiali che di carta non sono. Poi, le fibre vengono separate dall’acqua, pressate ed essiccate. Anche l’acqua utilizzata non viene sprecata ma inviata al depuratore e riutilizzata.
In Italia il riciclo della carta va bene: ogni anno se ne riciclano 5 milioni di tonnellate e se ne producono un po’ più di nove!


LE PAROLE DIFFICILI:
riciclare: utilizzare di nuovo.
fibre: materiale che può essere trasformato.
cellulosa: sostanza presente nelle piante che ha importanza nella fabbricazione della carta.
deteriorano: rovinano.
smaltisce: si elimina.
assemblati: messi insieme.
macero: operazione con cui si tengono a lungo in acqua la carta vecchia o gli stracci per fabbricare altra carta.
sminuzzate: tagliate a piccoli pezzettini.
filtrate: separare parti più grosse e parti più piccole.
pressate: schiacciate con forza.
essiccate: rese asciutte.
depuratore: apparecchio per l’eliminazione di sostanze che fanno male.


Stefania Fanucci 

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