I fermenti lattici probiotici sono microrganismi vivi, in particolare batteri, che una volta ingeriti in quantità adeguate apportano benefici concreti alla salute, soprattutto a livello intestinale.
Non tutti i fermenti lattici sono probiotici: per essere considerati tali, devono essere supportati da evidenze scientifiche che ne dimostrino la sicurezza e l’efficacia sulla salute. Infatti, ci sono anche molti fermenti lattici che non sono probiotici, ovvero che non sono in grado di influenzare positivamente la salute intestinale.
Una delle forme più pratiche per assumere i fermenti lattici probiotici è rappresentata dagli integratori alimentari. Tuttavia, per i più piccoli bisogna fare attenzione a scegliere fermenti lattici specifici per bambini, che hanno formulazioni adatte ai più piccoli. Questi sono acquistabili anche presso le farmacie online, approfittando delle tante offerte disponibili. Prima però scopriamo di più su come sceglierli e utilizzarli!
Come scegliere i migliori fermenti lattici per bambini
Scegliere i migliori fermenti lattici per bambini richiede attenzione a diversi fattori, perché l’organismo dei più piccoli è in fase di sviluppo e ha esigenze specifiche.
Il primo aspetto da considerare è la sicurezza e la specificità dei ceppi: è fondamentale che i fermenti lattici contenuti nell’integratore siano clinicamente testati su soggetti in età pediatrica e adatti all’età del bambino.
Un buon prodotto dovrebbe contenere ceppi probiotici documentati, come ad esempio Lactobacillus rhamnosus GG, Bifidobacterium infantis o Saccharomyces boulardii, noti per la loro efficacia e tollerabilità nei più piccoli. È importante che i ceppi siano indicati con il nome completo, poiché l’efficacia è legata alla specificità del ceppo e non solo alla specie.
La forma di somministrazione deve essere pratica e ben tollerata: i fermenti lattici per bambini sono spesso disponibili in gocce, bustine, stick orosolubili o compresse masticabili dal gusto gradevole. Per i neonati o i bimbi molto piccoli, le formulazioni in gocce sono generalmente le più indicate.
Bisogna poi valutare la presenza di eccipienti sicuri, evitando prodotti con zuccheri aggiunti, coloranti artificiali o conservanti inutili. Molti integratori per bambini contengono anche prebiotici, come i FOS (fruttoligosaccaridi) o l’inulina, che favoriscono la crescita dei probiotici già presenti nell’intestino.
Infine, è utile scegliere un prodotto con una buona stabilità dei fermenti, preferibilmente garantita fino alla data di scadenza anche a temperatura ambiente, a meno che non sia specificato il bisogno di conservarlo in frigorifero.
Per una valutazione corretta è fondamentale farsi guidare dal parere del pediatra, che valuterà le caratteristiche in relazione alla condizione specifica del bambino.
Quando dare i fermenti lattici ai bambini
I fermenti lattici per bambini possono essere utili in diverse situazioni, soprattutto quando si ha la necessità di ristabilire o sostenere l’equilibrio della flora intestinale.
Una delle circostanze più comuni è dopo o durante una terapia antibiotica: gli antibiotici, pur eliminando i batteri patogeni, possono alterare anche i batteri “buoni” dell’intestino, causando squilibri che si manifestano spesso con diarrea, gonfiore o dolore addominale. In questi casi, i fermenti lattici probiotici aiutano a ridurre gli effetti collaterali e a ripristinare il benessere intestinale.
Anche in presenza di diarrea acuta, virale o batterica, l’integrazione con ceppi specifici (come Lactobacillus rhamnosus GG o Saccharomyces boulardii) può abbreviare la durata dell’episodio e favorire una più rapida ripresa. Sono utili anche in caso di stitichezza, aiutando a regolare il transito intestinale e a rendere le evacuazioni più regolari.
I fermenti lattici possono essere indicati anche nei bambini soggetti a disturbi gastrointestinali ricorrenti, come coliche, gonfiore, crampi o digestione lenta, oppure in periodi di stress, cambio di alimentazione o viaggi, situazioni che possono alterare temporaneamente la flora intestinale.
Un altro ambito di utilizzo riguarda il rafforzamento del sistema immunitario. Il microbiota intestinale ha un ruolo importante nella risposta immunitaria, per cui mantenere in equilibrio la flora intestinale può contribuire a rendere il bambino più resistente a infezioni ricorrenti, come raffreddori, otiti o influenze stagionali.
In ogni caso, l’uso di fermenti lattici nei bambini dovrebbe essere valutato in base alla situazione specifica e con il consiglio del pediatra, per scegliere i ceppi e il dosaggio più adatti.
In che momento della giornata dare i fermenti lattici ai bambini
Il momento migliore per somministrare la maggior parte dei fermenti lattici per bambini è a stomaco vuoto, preferibilmente al mattino prima della colazione o a distanza di almeno 1-2 ore dai pasti. Questo perché l’ambiente gastrico è meno acido a digiuno, e ciò favorisce la sopravvivenza dei microrganismi durante il passaggio nello stomaco, aumentando le probabilità che raggiungano vivi l’intestino, dove svolgono la loro azione benefica.
Tuttavia, alcune formulazioni di fermenti lattici per bambini sono gastroresistenti o microincapsulate, cioè progettate per proteggere i probiotici anche in presenza di succhi gastrici più acidi. In questi casi, il momento consigliato dell’assunzione può essere a stomaco pieno. Per questo è sempre utile leggere le indicazioni specifiche del prodotto, che spesso indicano il momento consigliato.
Se il bambino sta assumendo antibiotici, i fermenti lattici vanno presi a distanza di almeno 2-3 ore dalla somministrazione dell’antibiotico, per evitare che quest’ultimo neutralizzi i microrganismi probiotici.
Nei bambini più piccoli, soprattutto se allattati o svezzati da poco, è importante scegliere il momento in cui il bambino è tranquillo e più ricettivo, ad esempio prima della poppata o durante un momento della routine quotidiana, evitando di mescolare i fermenti a bevande calde o alimenti bollenti, che ne comprometterebbero l’efficacia.
In generale, per capire il modo giusto per somministrare i fermenti lattici al bambino è importante leggere attentamente il foglio illustrativo del prodotto e chiedere un consiglio al pediatra.
Controindicazioni dei fermenti lattici per bambini
I fermenti lattici per bambini possono avere degli effetti indesiderati. Dunque, è bene tenere presenti alcuni controindicazioni:
- Neonati prematuri o con sistema immunitario compromesso: nei bambini con gravi deficit immunitari, malattie croniche, o nati prematuri, l’assunzione di probiotici va valutata con molta cautela. In casi rari, possono verificarsi infezioni opportunistiche come batteriemie o fungemie, soprattutto con ceppi non adatti o in soggetti fragili.
- Allergie o intolleranze: alcuni integratori possono contenere tracce di lattosio, proteine del latte, glutine o soia. È sempre necessario controllare attentamente l’etichetta, soprattutto se il bambino è allergico o intollerante a determinati ingredienti.
- Uso prolungato o non necessario: l’uso di fermenti lattici senza una reale esigenza o per periodi troppo lunghi può essere inutile o, in alcuni casi, alterare l’equilibrio naturale del microbiota intestinale. Per questo motivo, è bene seguire cicli brevi o comunque concordati con il pediatra, soprattutto se il bambino è sano e non presenta disturbi gastrointestinali ricorrenti.
- Interazioni con farmaci: sebbene i probiotici non abbiano interazioni significative con la maggior parte dei farmaci, se il bambino sta seguendo una terapia farmacologica (ad esempio immunosoppressori o antimicotici), è opportuno chiedere consiglio al medico prima di somministrarli.
Per evitare i rischi di effetti collaterali è importante consultare il pediatra prima di somministrate qualsiasi integratore al bambino.
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