Quando si parla di cattivo sonno si tende generalmente ad associare il problema all’età adulta, ma non si deve però dimenticare che anche i bambini, in particolar modo quelli in età prescolare e scolare, possono avere, in determinati periodi, alcuni problemi nel dormire bene. La difficoltà ad addormentarsi, i risvegli notturni frequenti e quelli precoci non sono infatti situazioni così inusuali in età pediatrica.
Dal momento che un cattivo riposo notturno può influire negativamente sul benessere psicofisico del bambino è importante non sottovalutare il problema. Il sonno, infatti, è un’esigenza fisiologica ed è fondamentale, tra le altre cose, per la regolazione dell’umore, per l’apprendimento, per la concentrazione e per la memoria.
Fortunatamente, nella quasi totalità dei casi di cattivo sonno si può intervenire con soluzioni semplici ed efficaci che, peraltro, sono valide anche per le persone adulte. Per esempio, una routine serale regolare, la riduzione degli stimoli da dispositivi elettronici un’ora prima di coricarsi, alcune attenzioni relative alla camera da letto sono tutte misure semplici da mettere in atto e che possono favorire un buon riposo.
In alcuni casi specifici, inoltre, dietro consiglio del pediatra, si può anche valutare il ricorso a integratori di melatonina, una sostanza prodotta naturalmente dal nostro organismo e coinvolta nella regolazione del ciclo sonno-veglia.
Cattivo riposo nei bambini: i segnali da non sottovalutare
Sono diversi i segnali che possono far sospettare ai genitori che il proprio figlio non sta riposando bene: sonnolenza diurna, difficoltà a concentrarsi a scuola e nei compiti a casa, agitazione eccessiva, malumore, facile irritabilità ecc. sono spesso la spia di un sonno quantitativamente e/o qualitativamente non ottimale.
Quando si notano queste manifestazioni, che peraltro sono del tutto simili a quelle degli adulti che sperimentano problemi di sonno, è fondamentale non sottovalutare il problema e intervenire, magari consultando il proprio pediatra di fiducia.
È importante anche parlare con il bambino, per cercare di capire se il cattivo riposo è legato a qualche situazione particolare che sta vivendo nell’ambiente scolastico o con gli amici. In alcuni casi, potrebbe anche essere opportuno consultare uno psicologo.
L’importanza di una corretta igiene del sonno
Come accennato, un rimedio semplice e generalmente efficace è quello di strutturare una routine serale: andare a dormire sempre alla stessa ora, fare attività tranquilla nell’ora che precede il sonno (per esempio ascoltare musica rilassante o leggere una storia), evitare l’uso di dispositivi digitali come tablet o smartphone ecc. sono tutti piccoli accorgimenti che favoriscono la preparazione al riposo.
È molto importante che la camera dal letto offra le migliori condizioni per un riposo piacevole: temperatura moderata (dai 18 ai 22 °C), assenza di rumori, buio (o eventualmente luci soffuse), presenza di oggetti familiari (per esempio un orsetto di peluche o simili).
Quando prendere in considerazione gli integratori di melatonina?
In determinate situazioni, quando i bambini faticano ad addormentarsi o si risvegliano frequentemente durante la notte, si può prendere in considerazione l’uso di integratori di melatonina, sotto supervisione del pediatra.
A questo riguardo, è corretto ricordare che sono molti gli studi sull’utilizzo della melatonina in ambito pediatrico e tale sostanza – secreta perlopiù a livello cerebrale dalla ghiandola pineale – si è “dimostrata efficace non solo nel trattamento dell’insonnia, in particolare nella sindrome della fase del sonno ritardata, ma anche nei bambini con deficit di attenzione-iperattività” (vedasi La melatonina – Evoluzione delle applicazioni in ambito neonatologico e pediatrico; Paolo Curatolo, Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Neuroscienze, Policlinico Tor Vergata, Roma).
Un uso corretto e moderato di questa sostanza potrebbe quindi aiutare a ristabilire il ritmo sonno-veglia, soprattutto nei casi in cui quest’ultimo risulta alterato da abitudini scorrette, cambi di orario o condizioni particolari.
Questo articolo ha solo scopo informativo e non sostituisce il parere del pediatra o del medico di fiducia.
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