Siamo bambini, non soldati!

bambini soldato immNel mondo, sono più di 250 000 i bambini e adolescenti arruolati in truppe armate. Sono i bambini soldato, bambini presi con la forza o che si sono uniti a questi gruppi perché la loro famiglia è stata uccisa e sono rimasti soli. Come puoi immaginare, hanno una vita molto diversa di quella che dovrebbe avere un bambino:[ppw id=”124507149″ description=”virus zika febbraio 2016″ price=”0″]non vanno a scuola e nessuno dei loro diritti è rispettato. Alcuni minori sono soldati a tutti gli effetti, altri sono usati come “portatori” di munizioni, vettovaglie e la loro vita non è meno dura e a rischio dei primi.

Oggi sono 23 gli stati che utilizzano minori nelle guerre, una realtà quasi inverosimile: bambini esposti ai pericoli della battaglia e delle armi, trattati brutalmente e puniti in modo severo; inoltre una tentata diserzione può portare agli arresti e, in casi più pesanti, ad una esecuzione.

Più forti della guerra: le associazioni
La “COALIZIONE CONTRO L’USO DEI BAMBINI SOLDATO” ( formata da alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani), l’UNESCO, l’UNICEF e PEACE FOR KIDS sono associazioni che combattono questa triste realtà. Lavorano per liberare e accogliere questi bambini, attraverso campagne d’informazione nei paesi colpiti da questa piaga o cercando di convincere i gruppi armati a lasciare andare i piccoli soldati. Il 27 gennaio 2015, in Sudan, 3.000 bambini hanno lasciato la vita da soldato e raggiunto i centri dell’UNICEF.

Tornare a vivere come un bambino
E’ chiaro che le conseguenze di queste situazioni sono drammatiche e che per questi bambini la “ripresa” di una vita normale è lunga e difficile. Accolti dalle associazioni, sono aiutati, tornano a scuola, i più grandi imparano un mestiere e quand’è possibile, tornano nella loro famiglia d’origine. Dall’anno 2.000 ad oggi, quasi 100.000 ex bambini soldati sono stati recuperati e sono tornati ad una vita normale.

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