E’ crollato, il 14 agosto, il ponte che porta verso il mare sull’autostrada di Genova in Liguria. Le macchine e i camion sono precipitati nel vuoto: le automobili ridotte a modellini, le persone schiacciate dai blocchi di cemento e i camion disintegrati. Tanti morti, molti feriti e, ancora, alcuni dispersi. Questo ponte era stato costruito 50 anni fa e ha visto passare migliaia e migliaia di veicoli.
I vigili del fuoco, i soccorritori e la Protezione Civile hanno lavorato giorno e notte per cercare di estrarre i superstiti.
COSA E’ SUCCESSO?
Molte sono le ipotesi, alcuni sostengono che[ppw id=”125865722″ description=”agosto 2018″ price=”0″] ci sia stata scarsa attenzione verso questo ponte “ormai vecchio” e molto transitato; per altri la manutenzione non è stata sufficiente ma, quella ritenuta più vera potrebbe essere il cedimento di uno degli “stralli” cioè di uno dei tiranti in cemento armato che sostenevano il ponte.
Sotto al ponte scorre il fiume Polcevera il cui letto si è abbassato di quasi 10 metri per il crollo dei pezzi di cemento.
E ADESSO?
Il Governo sta indagando per cercare i responsabili di quello che è accaduto mentre si pensa, già, ad una soluzione per permettere alla Liguria di ripartire.
LE PAROLE DIFFICILI
disintegrati: ridotti in moltissimi frammenti.
dispersi: persone delle quali non si hanno più notizie dopo una tragedia.
veicoli: mezzo meccanico guidato dall’uomo.
Protezione Civile: organizzazione dello Stato che gestisce le situazioni di emergenza dell’Italia.
superstiti: chi sopravvive ad altre persone.
scarsa: poca.
transitato: passato da un certo punto.
manutenzione: insieme di operazioni necessarie per conservare la sicurezza di qualcosa.
cedimento: rottura o crollo di una struttura o di una superficie.
tiranti: elementi simili a corde che uniscono due parti.
cemento armato: polvere grigia ,ottenuta da sostanze contenenti calcare e argilla , che impastata con acqua viene usata nelle costruzioni in muratura e rinforzata internamente con il metallo.
letto: il solco dove scorre un corso d’acqua.
Stefania Fanucci
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