Alimentazione del gatto

Alimentazione del gatto

Alimentazione del gattoChe cosa mangia un gatto e come dobbiamo organizzare i suoi pasti? Per soddisfare i bisogni nutrizionali del vostro piccolo amico e garantirgli una dieta sana ed equilibrata, potete scegliere tra cibo secco (crocchette), cibo umido (in scatola o bustine) o cibo casalingo, fatto da voi in casa.

La quantità da somministrare varia a seconda del cibo e dell’animale. Si raccomanda comunque di dargli da mangiare due volte al giorno (mattina e sera). Può essere utile lasciargli una ciotola piena di crocchette sempre a diposizione, poiché il gatto, a differenza del cane, sa perfettamente come regolarsi riguardo alla quantità di cibo. Non dimentichiamoci inoltre, di garantirgli una ciotola d’acqua fresca e pulita soprattutto se è nutrito a base di crocchette.

Il cibo dovrà sempre essere tenuto a debita distanza dalla lettiera perché i gatti detestano mangiare in zona “bisogni”.

Le crocchette
Cercate di evitare le crocchette a costo esageratamente basso, generalmente sature di grassi e piene di scarti di cibo ben lontani da un’alimentazione equilibrata e sana, e spesso causa di calcoli renali.
Le crocchette ben equilibrate sono un’ottima soluzione e hanno il vantaggio di non andare a male se lasciate nella ciotola.

Il cibo umido
I cibi umidi per gatti sono molto gustosi, digeribili e stimolano l’appetito dell’animale. In genere, sono molto apprezzati dai gatti e non hanno bisogno di essere integrati con altri alimenti perché ben equilibrati nella maggior parte dei casi.

Il cibo fatto in casa
Il cibo casalingo ha senza dubbio il vantaggio di garantire la qualità degli alimenti che lo compongono come riso, carne o pesce, ortaggi… Gli inconvenienti sono il costo, sicuramente più alto e il rischio di non garantire un buon equilibrio nutrizionale al vostro gatto. Indicativamente, una razione alimentare ideale dovrebbe essere composta da 70% di carne o pesce + 15% di riso molto cotto + 10% di verdure verdi o carote + 5% d’olio d’oliva.

Meglio evitare il latte perché dopo lo svezzamento i gatti perdono l’enzima capace di digerire il lattosio con il rischio di fastidiose diarree…