Venere

Venere

VenereDopo il Sole e la Luna, Venere è il corpo celeste più brillante che sia possibile vedere dal nostro pianeta. Orbita intorno al Sole a una distanza di 108 milioni di km.

Venere è di dimensioni simili a quelle della Terra eppure ne è molto diversa anche se per molto tempo gli scienziati li hanno considerati pianeti gemelli.

L’ATMOSFERA DI VENERE
Come la Terra, il pianeta Venere è circondato da un’atmosfera ma, si tratta di un’atmosfera completamente diversa! L’atmosfera di Venere, infatti, è composta per la maggior parte di anidride carbonica ed è così densa che genera una pressione fortissima, un peso, sulla superficie del pianeta. Inoltre, le nubi di Venere sono composte da un acido, l’acido solforico: niente può sopravvivere alla loro pioggia ustionante!

L’atmosfera di Venere, così densa, riflette la luce del Sole come uno specchio gigantesco. Ecco perché questo pianeta è così brillante.
Quando i raggi del Sole riescono a penetrare l’atmosfera di Venere, rimangono intrappolati sotto alle nubi e generano un calore che può raggiungere i 480°C!

LA ROTAZIONE DI VENERE
A differenza della Terra, Venere (come Urano) ruota su se stesso in senso orario. La sua rotazione è talmente lenta, però, che impiega più tempo a fare un giro su se stesso che a orbitare intorno al Sole. Questo significa che su Venere un giorno (il tempo che impiega un pianeta a fare un giro completo su se stesso) è più lungo di un anno (il tempo che un pianeta impiega per fare un giro completo intorno al Sole)!

ESPLORARE VENERE
Non si è conosciuto l’aspetto di Venere fino al 1975, quando l’Unione Sovietica ha lanciato in orbita le due sonde spaziali Venera.
Della superficie di Venere possediamo, ad oggi, pochissime immagini, inviate dalle sonde sovietiche Venera tra il 1975 e il 1980. Il paesaggio mostrato nelle fotografie è desertico, ricoperto di rocce taglienti di colore marrone aranciato; si stima che circa l’85% della superficie del pianeta sia costituito da colate di lava solidificate. Questo non è tuttavia sufficiente a garantire che l’attività vulcanica sia ancora in corso nel presente, se non in alcuni punti della superficie. Sembra che l’ultimo grande periodo di diffusa attività vulcanica risalga ad 800 milioni di anni fa.

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