La leggenda della merla è una delle storie invernali più conosciute della tradizione popolare italiana. Racconta perché gli ultimi tre giorni di gennaio sono chiamati “i giorni della merla” e perché i merli, che un tempo si dice fossero bianchi, sono oggi uccellini dal piumaggio nero.
Questa versione della leggenda è pensata per bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, con un linguaggio semplice e immagini da colorare che rendono la storia ancora più coinvolgente. È una risorsa perfetta per attività didattiche a gennaio, per introdurre l’inverno, le tradizioni popolari e il tema del freddo.
Proponi questa storia ai bambini come lettura ad alta voce, come scheda da stampare o come spunto per un piccolo laboratorio creativo.
La leggenda della merla (testo)
Era la fine del mese di gennaio e faceva un gran freddo, freddo come non si era mai sentito prima…
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo c’era il nido di una famigliola di merli, che a quel tempo avevano le piume bianche come la neve. C’era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli uccellini, nati dopo l’estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: “Qui non si trova nulla da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un’idea, ti aiuterò a spostare il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata”.
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l’inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti “I tre giorni della merla”.
Come usare la leggenda della merla con i bambini
La leggenda della merla si presta molto bene ad attività didattiche e creative, soprattutto a gennaio. Ecco alcune idee che puoi proporre:
La leggenda della merla scuola primaria
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Lettura ad alta voce con domande di comprensione
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Scheda illustrata da colorare
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Breve riassunto scritto
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Attività sui giorni della merla e sul freddo invernale
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Osservazione degli uccelli in inverno (merlo, pettirosso, passero)
La leggenda della merla scuola infanzia
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Racconto animato con immagini
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Riproduzione del nido usando carta e materiali naturali
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Coloritura del disegno della merla
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Conversazione guidata sul freddo e sulla neve
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Giochi sensoriali a tema inverno
Queste proposte rendono la storia più viva e permettono ai bambini di comprenderla davvero, collegandola ai fenomeni naturali che osservano in questi mesi.
Attività creative sulla leggenda della merla
Ecco alcune attività facili da preparare:
1. Disegna i merli “prima e dopo”
Un foglio diviso in due:
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a sinistra i merli bianchi
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a destra i merli neri
Perfetto per raccontare la trasformazione avvenuta nella storia.
2. Costruiamo il nido
Con carta kraft, carta marrone, fili di lana e piccoli ritagli, i bambini possono ricreare un nido come quello della storia.
I tre giorni della merla nel calendario
Per la scuola primaria, ottimo spunto per introdurre:
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mesi
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stagioni
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clima
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temperature



























































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