Finalmente libere!

Mother and daughter smiling, maternal love and tendernessSono tornate a casa 82 delle studentesse rapite, nel 2014, dai terroristi in Nigeria (Stato dell’Africa). Altre 113 restano prigioniere ma si spera per la loro salvezza.

COSA E’ SUCCESSO?
Il 14 aprile del 2014 da una scuola di Chibok, in Nigeria, vennero rapite 276 studentesse, portate via con la forza dai terroristi di Boko Haram, un’organizzazione criminale ben radicata nel territorio. La[ppw id=”125865722″ description=”maggio 2017″ price=”0″] campagna per la loro liberazione era stata immediata e aveva coinvolto anche la moglie del presidente degli Stati Uniti, Michelle Obama. Molti, però, ripetevano che non era il caso di farsi illusioni, le ragazze rapite non sarebbero più tornate. In questi tre anni le studentesse sono state maltrattate, costrette a sposare i loro stessi rapitori e obbligate a convertirsi all’Islam, altre, diventate schiave, non sarebbero mai state liberate. Ma fortunatamente non è andata così, almeno per alcune di loro.

MAPPA NIGERIAA piccoli gruppi, negli anni, alcune ragazze hanno cominciato a essere rilasciate, fino alla settimana scorsa, quando è stato effettuato uno scambio tra 82 delle studentesse di Chibok e alcuni guerriglieri di Boko Haram, prigionieri della polizia nigeriana.


LE PAROLE DIFFICILI
terroristi: chi fa parte di un’organizzazione clandestina, cioè che agisce di nascosto in contrasto con la legge e che, nella sua lotta, utilizza metodi violenti.
radicata: penetrata.
convertirsi: scegliere una nuova religione.
guerriglieri: chi partecipa alla guerriglia (azione di guerra).


Stefania Fanucci 

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