La rondine in ritardo

La rondine in ritardo

Una storia di primavera per bambini che racconta di una piccola rondine, entusiasta ed impaziente di partire per il suo primo grande viaggio ma che la risveglio, si rende conto che tutte le sue amiche rondini sono partite molto presto e che non si è svegliata in tempo… La rondine in ritardo è un bel racconto sulla primavera scritto da Liberacarta e adatto ai bambini che frequentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia.

Storia sulle rondini da stampare

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La rondine in ritardo: il testo

Una mattina molto presto le rondini presero tutte insieme il volo verso l’Europa, tutte tranne una… la rondine Lila, una giovane rondine che per la priva volta doveva affrontare il lungo viaggio.
“Come sono emozionata oggi e un giorno importante“ disse appena sveglia e girandosi un po’ intorno  “ma… ma… dove sono finite le mie amiche rondini?
Il grosso rinoceronte dal grande corno, si avvicinò:
“ Sono partite questa mattina molto presto tutte insieme” le disse.
“Partite!!!!!!! allora sono rimasta sola… e adesso come faccio, non conosco la strada, come farò a raggiungerle?”
“ Non lo so” rispose “però la grande tartaruga Gea forse lei ti può aiutare ed indicare la strada.”
Gea era una testuggine, aveva 100 anni e un enorme carapace che portava con orgoglio e che faceva capire quanto lei fosse anziana. Era molto saggia e conosceva bene le abitudini degli animali che vivono in Africa. E così Lila dopo avergli raccontato cosa fosse accaduto chiese a Gea di indicargli la strada.
Gea gli disse “Non ti preoccupare Lila, il viaggio e molto lungo ma se fai come ti dico vedrai che arriverai anche tu. Di notte devi seguire la stella polare, non ti puoi sbagliare, perché è la stella che brilla più di tutte le altre. Di giorno invece, devi volare sempre dove non c è il sole, dove non tramonta e dove non sorge.”
E dopo averla ascoltata e ringraziata la nostra Lila con tanta speranza e anche con un po’ di paura, iniziò il suo lungo viaggio.
Attraversò la savana e poi il deserto e fu proprio lì che decise di riposare posandosi su di un cactus.
Un serpente affamato che non mangiava da tanto tempo vide la bella rondine e piano pianino, strisciando, strisciando, quasi quasi, se la stava per mangiare
“Brutto bruttissimo serpentaccio ma che mi vuoi mangiare?” si sveglio improvvisamente Lila.
“Effettivamente un po’ di fame l’avrei, non mangio da più di un mese, ma sei così carina così piccolina che ho deciso di non mangiarti. Ma dimmi, che ci fa una rondine da sola nel deserto?”
Lila raccontò la sua storia a quel serpente che aveva rinunciato al suo pasto, e dopo essersi riposata si salutarono con la speranza di ritrovarsi al ritorno.
La nostra Lila continuò verso il mare. Arrivata sul Mar Mediterraneo vicino alla nostra Sicilia si accorse che dall’acqua uscivano zampilli come fontanelle, e su e giù un Delfino si divertiva a giocare.
“Ciao piccola rondine dove sei diretta tutta sola?” le chiese tra una discesa e una risalita in mare. E lei raccontò al delfino la sua storia
“Non ti preoccupare, sei già arrivata in Europa” gli disse.
“Veramente?” esclamò Lila.
“Sì certo, sei vicino all’isola della Sicilia che si trova in Italia, che è in Europa. Sei sulla strada giusta, brava, vedrai che troverai le tue amiche” e con uno spruzzo la saluto e andò via.
La rondine stanca ma felice, ancora una volta tutta sola, arrivò nella città di Palermo in Sicilia. Rimase incantata ad osservare quanto fosse bella questa grande città. Era la prima volta che ne vedeva una, non era abituata ai palazzi, strade, cattedrali, dipinti, giardini… le sembravano tutte cose strane.
Su di un tetto vi era un piccione di nome Poldo che si avvicinò alla rondine posatasi su di un lampione.
“Ciao rondine io mi chiamo Poldo e sono un piccione viaggiatore. Viaggio da sud a nord portando messaggi e notizie, e tu?”
“Io mi chiamo Lila e sto cercando dì raggiungere le mie amiche rondini.”
“Se vuoi, puoi venire con me sono diretto a nord per portare un messaggio.”
Da quel momento in poi Lila non fu più sola e continuò il suo viaggio con il suo amico Poldo. Attraversarono altre città, si fecero nuovi amici e il suo viaggio fu meno faticoso, anzi fu veramente bello.
Finalmente arrivarono in una grande piazza dove c’era una chiesa con un bellissimo campanile e lì ritrovò le sue amiche che giravano tutte intorno. Finalmente le aveva ritrovate ed era felicissima!
Salutò il suo amico che non era ancora arrivato a destinazione, lo ringraziò di averla accompagnata fin lì e con le altre rondini fece un grande giro intorno al campanile. Che giornata meravigliosa!
È importante credere in se stessi, il coraggio e la determinazione aiutano a trovare la giusta direzione.

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