Il soccorso ai migranti (chi si trasferisce in un luogo diverso da quello in cui è nato) in mare arriverà anche dal cielo. Due giovani siciliani (della Sicilia) hanno pensato di utilizzare i droni per pattugliare il mare, individuare[ppw id=”125865722″ description=”febbraio 2017″ price=”0″]i barconi in difficoltà e far partire le operazioni di salvataggio. Così, dopo averli sperimentati in agricoltura e nei settori industriali e cinematografico, questi strumenti potranno contribuire, anche, a salvare vite umane. L’obiettivo è dotare le imbarcazioni, per esempio i pescherecci, di droni che mentre l’equipaggio svolge il proprio lavoro possano “controllare” il mare, pronti a lanciare l’allarme in caso di necessità . Collegato a internet, il drone potrebbe trasmettere l’eventuale SOS e far partire immediatamente la macchina dei soccorsi. Inoltre, grazie ad un potentissimo altoparlante, potrebbe dare istruzioni ai migranti, evitando il naufragio, spesso mortale.
LE PAROLE DIFFICILI
drone: piccolo elicottero telecomandato, spesso dotato di telecamera.
pattugliare: sorvegliare
pescherecci: imbarcazione a motore usata per la pesca in mare
SOS: segnale internazionale di richiesta di soccorso
mortale: di morte.
Stefania Fanucci
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