Un’iscrizione al carboncino che cambia la storia

Se leggi i libri di storia, l’eruzione del Vesuvio (vulcano attivo sul golfo di Napoli in Campania) che distrusse Pompei (città della Campania importante per la sua antica città sepolta dall’eruzione del vulcano) nel 79 dopo Cristo si verificò il 24 agosto. Questa data è citata in una lettera inviata a Tacito, storico e senatore romano, da[ppw id=”125865722″ description=”novembre 2018″ price=”0″] Plinio il Giovane (avvocato, scrittore e magistrato romano) che descrive nei particolari la giornata in cui il Vesuvio distrusse Pompei. Ma una scoperta recente mette in dubbio l’esattezza di quella data.
Su una parete della “Casa con giardino”, durante gli scavi archeologici, è stata trovata, infatti, un’iscrizione a carboncino con una data: sedicesimo giorno prima delle calende di novembre, che corrisponde al 17 ottobre. Trattandosi di una scritta a carboncino, fragile e poco resistente nel tempo, non avrebbe potuto resistere a lungo, quindi, è probabile che sia stata incisa sul muro una settimana prima dell’eruzione: la data corretta sarebbe, quindi, 24 ottobre 79, due mesi dopo quella riportata sui libri.


LE PAROLE DIFFICILI
recente: di adesso.
calende: primo giorno del mese.


Stefania Fanucci 

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