Non tutta la plastica si può recuperare

Iniziamo con una buona notizia: noi italiani, insieme ai tedeschi, siamo al primo posto per quanto riguarda il recupero dei rifiuti: quasi l’80% della raccolta viene trasformato in qualcos’altro, i rottami diventano oggetti in ferro, con il vetro si produce[ppw id=”125865722″ description=”febbraio 2019″ price=”0″] altro vetro, con gli stracci si ottiene la carta e così via…
La brutta notizia riguarda il materiale più inquinante: la plastica perché non tutta può essere riciclata. Solo il 60% può essere usato per realizzare cose nuove, come contenitori e imballaggi.

PERCHE’ NON TUTTA LA PLASTICA PUO’ ESSERE RICICLATA?
Perché la plastica è composta da tante molecole chiamate polimeri, tutte diverse che non sempre si possono fondere e, dunque, recuperare. Quindi quando i macchinari non riescono a recuperare la plastica la scartano.

COSA SI PUO’ FARE?
Ci sono alcune soluzioni per recuperare quasi tutta la plastica: la realizzazione di impianti di recupero più tecnologici, l’impegno di utilizzare solo plastiche riciclabili e una raccolta differenziata corretta da parte di tutti.

Lo sai che con un riciclo fatto bene si possono realizzare tanti prodotti come lampade, occhiali, vestiti, sedie, trapunte per i letti e persino panchine per i parchi?


LE PAROLE DIFFICILI:
rottami: le cose rotte.
riciclata: recuperata e riutilizzata.
imballaggi: scatole che servono per confezionare.
molecole: la più piccola parte di una sostanza.
trapunte: coperte.


Stefania Fanucci 

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