L’Italia si divide in tre zone per fermare il virus

Il governo con un altro decreto (legge) ha stabilito di dividere l’Italia in zone rosse, arancioni e gialle, in base alla diffusione del virus sui territori. Nessuna zona verde, perché l’Italia deve fronteggiare l’emergenza Covid anche nelle aree meno colpite.
Nelle regioni rosse (Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta e Alto Adige) sono vietati tutti gli spostamenti tranne per andare a lavorare, per fare i controlli dal medico e per accompagnare i bambini a scuola. Vanno a scuola i bambini fino alla prima media, per tutti gli altri studenti la scuola è [ppw id=”125865722″ description=”novembre 2020″ price=”0″] a casa. I negozi sono quasi tutti chiusi mentre le fabbriche sono aperte. Non si può uscire dalla regione. I bar e i ristoranti sono chiusi.
Nelle regioni arancioni (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria, Umbria, Puglia e Sicilia) sono chiusi tutti i bar e ristoranti ma si può prendere il cibo e portarlo a casa, la scuola è aperta tranne che per i ragazzi delle superiori (istituti e liceo) e per le università: le lezioni sono seguite da casa.
Nelle regioni gialle c’è un po’ più di libertà di movimento anche se in tutta l’Italia ci sono dei divieti che riguardano tutte le regioni.

Quali sono le regole?  

Dalle 22 di sera fino alle 5 del mattino c’è il divieto assoluto di circolare ad eccezione delle emergenze sia di salute che di lavoro. Se vuoi portare fuori il cane devi farlo prima delle dieci di sera!
I cinema, i teatri, i musei, le palestre e le piscine sono chiuse in tutta Italia… puoi fare una corsa intorno a casa tua ma da solo e se vuoi andare in bicicletta devi rimanere nella tua zona. Puoi frequentare i giardinetti ma mantieni con i tuoi amici una distanza e la mascherina se hai più di sei anni.
Le feste di compleanno devono essere organizzate con pochi bambini e si consiglia di non andare a trovare i nonni: puoi telefonare e raccontare a loro cosa fai a scuola e come passi le giornate.

Cos’è il Covid?

Il suo nome completo è Sars-Cov-2. Coronavirus è il nome della famiglia di cui fa parte, un po’ come per noi il cognome. Chi prende questo virus si ammala di Covid 19. Il coronavirus è un piccolissimo organismo e come sia nato è ancora un mistero, dicono che sia comparso in alcuni pipistrelli.

Cosa possiamo fare?

Seguire le regole. Ci sono tanti dottori e scienziati che stanno lavorando giorno e notte per curare chi sta male e per trovare un modo per non far ammalare più nessuno cioè stanno sperimentando (provando) il vaccino.

Ultima fase del test: il vaccino è vicino

Il vaccino contro il virus potrebbe essere pronto a breve. Il condizionale, però, è obbligatorio. Sebbene la notizia abbia ridato speranza a tutto il mondo, la sperimentazione non è ancora completata: bisognerà attendere che tutti i test siano conclusi e che i risultati vadano bene. A studiare e a perfezionare il vaccino è stata un’azienda tedesca che si occupa di biotecnologie, la BioNTech, in collaborazione con Pfizer, un’azienda farmaceutica americana. Mai prima d’ora una sperimentazione è stata più veloce: secondo  l’Organizzazione mondiale della Sanità sono 202 le aziende che stanno sperimentando un antidoto alla malattia. Di queste 47 hanno cominciato i test sull’uomo e dieci hanno raggiunto la terza e ultima fase della sperimentazione. I ricercatori spiegano che il vaccino è efficace nel prevenire il 90% delle infezioni ma alcune domande sono ancora senza risposta: quale sarà la durata dell’immunità, per esempio, e quanto costerà il vaccino.  


LE PAROLE DIFFICILI:
vaccino: sostanza che contiene batteri o virus introdotta nell’organismo per renderlo immune cioè resistente alle malattie. 
test: prove. 
biotecnologie: scienza che studia la realizzazione di nuove  sostanze organiche.
immunità: resistenza a una malattia.


Stefania Fanucci

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per sapere