Perché la zebra ha le righe e non i quadretti?

Zebra isolated on white background. Cartoon black and white  illustration.Questa cosa è da sempre un mistero. A lungo gli studiosi si sono chiesti “perché” e sono arrivati alla conclusione che le strisce hanno una funzione[ppw id=”125865722″ description=”marzo 2016″ price=”0″] protettiva, il pigiama a bande bianche e nere delle zebre  non serve a farle mimetizzare nell’ambiente ma a evitare le mosche e i tafani. Le strisce servono per impedire agli insetti di posarsi e pungere gli animali.

Alcuni zoologi sostengono che le strisce delle zebre siano una sorta di “carta d’identità” dell’animale. Ogni zebra possiede un manto totalmente diverso da un’altra che serve anche come termoregolazione, cioè la capacità di regolare la temperatura corporea (del corpo) dell’animale.

PERCHE’ GLI INSETTI EVITANO LE STRISCE?
Il colore bianco e il colore nero, messi uno a fianco all’altro, riflettono diversamente la luce, così da confondere i parassiti che non riescono nemmeno ad individuare la loro preda.
Quando le zebre si muovono in branco creano dei “giochi visivi”, illusioni ottiche che allontanano gli altri animali da loro.

QUANTE SPECIE DI ZEBRE SOPRAVVIVONO?
Oggi ci sono solo tre specie di zebra: la zebra reale o di Grevy è la più grande, fino a 4 quintali, vive in Etiopia, Kenya e Somalia. Ha capo grande e massiccio, orecchie ampie e rotonde , mantello a strisce strette e fitte. La zebra delle steppe: la più simile al cavallo, vive nell’Africa orientale e meridionale, nelle savane, nei boschi radi e nelle praterie. Ha orecchie corte, corpo tozzo, zampe brevi. Come tutte le zebre presenta le strisce bianche e nere, il muso è nero o di colore scuro. Ogni esemplare presenta strisce verticali sulla parte anteriore del corpo che diventano orizzontali sugli arti posteriori. La zebra di montagna: così chiamata per la sua capacità di adattarsi anche a terreni aspri e semidesertici. Vive in Angola, Namibia, Sudafrica prevalentemente sui pendii. E’ di colore nero a strisce bianche e le sue strisce ricoprono tutto il corpo tranne la pancia. Hanno una giogaia al collo.

Il nemico principale delle zebre è il leone, che le attacca prevalentemente di notte, quando vanno a bere (ad abbeverarsi). Esistono incroci tra zebre e asini o cavalli, i cosiddetti zebroidi.

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LE PAROLE DIFFICILI
mimetizzare nell’ambiente: confondersi con l’ambiente circostante
termoregolazione: la temperatura rimane costante
individuare: vedere
giogaia: pelle che pende dalla gola


 

Stefania Fanucci

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