L’origami

L’origami è un’arte orientale, nata probabilmente in Cina ma che si è sviluppata essenzialmente in Giappone dove è diventata una forma d’arte completa. La parola “Origami” è di origine giapponese e significa piegare (oru) la carta (kami). L’origami è un arte dalle molteplici applicazioni: religiose, pratiche, poetiche, decorative, scientifiche… che necessita solo di un pezzo di carta e di un pò di pazienza. L’origami è alla portata di tutti e offre la magia di creare a grandi e piccini.

LE ORIGINI
La pratica della piegatura della carta è nata probabilmente in Cina, dopo l’invenzione della carta, nel II secolo, sicuramente per uno scopo pratico.
Durante il VI secolo, i giapponesi imparano dai cinesi a fabbricare la carta e l’origami inizia a diffondersi soprattutto grazie ai monaci shintoisti che lo usano nei loro riti religiosi. Come tutte le arti antiche, le origini dell’origami sono multiple. La piegatura della carta a scopo religioso si è probabilmente sviluppata anche in Cina durante lo stesso periodo ed entrambi i paesi ne rivendicano la nascita.

LE CARTE
Tutti i tipi di carta possono essere utilizzati per i lavoretti in origami ma è preferibile evitare la carta che si stroppiccia facilmente o che si piega con difficoltà. Si possono utilizzare più fogli sottili assieme, per dare spessore e realizzare un lavoro bicolore.
Il “washi” è una carta giapponese fatta a mano, ideale per l’origami,  sottile, malleabile e resistente persino agli insetti!

LE APPLICAZIONI

  • Religiose: scatole per contenere offerte, origami da offrire alla divinità…
  • Pratiche: imballaggi, scatole, buste, astucci…
  • Poetiche
  • Decorative
  • Scientifiche:  volumi geometrici, modelli in architettura, rieducazione della mano (medicina)…

 

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