Leggere le storie senza parole

Boy with a bookLeggere le storie per bambini senza parole ? I motivi possono essere diversi: perché si è ancora troppo piccoli, perché si è troppo grandi, perché si viene da un paese lontano che usa un sistema di scrittura diversa, perché, non essendo tutti uguali, può capitare che qualcuno abbia meno capacità, sia più lento o più portato a confondersi. Allora cosa si fa? Si[ppw id=”125865722″ description=”luglio 2016″ price=”0″] rinuncia ai libri? No, semplicemente si cercano i libri giusti, quelli scritti in un linguaggio comprensibile a tutti.

Questo metodo esiste: è il Caa (Comunicazione aumentativa e alternativa), un linguaggio che permette di facilitare e di migliorare la comunicazione tra persone.

DI CHE COSA SI TRATTA?
È un metodo che al posto di lettere e parole utilizza segni e simboli, simili ai geroglifici degli antichi egizi. Questi disegnini sono chiamati “pittogrammi” e permettono di capire subito di che cosa si parla.

COME PUOI UTILIZZARLI?
Per esempio per dare il benvenuto ad un bambino figlio di immigrati da poco trasferitosi in Italia, che ancora non sa esprimersi nella tua lingua ma ha voglia di imparare e di giocare con te.

A proposito, se ti capita, prova a leggere anche tu una storia scritta in Caa!


LE PAROLE DIFFICILI:
geroglifici: disegni raffiguranti gli oggetti oppure lettere dell’alfabeto, sviluppati dagli egizi circa 5000 anni fa.
pittogrammi: è il primo sistema di scrittura sviluppato dai sumeri (3100 a.C. circa) e si basa sull’uso di simboli pittorici di persone, animali e oggetti.


Stefania Fanucci

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