Le zone umide

Le zone umide, dal suolo impregnato d’acqua e di frequente ricoperte da uno strato di acqua stagnante, fanno da transizione tra gli habitat terrestri e quelli acquatici.
 Le paludi si trovano in genere lungo i corsi d’acqua o negli estuari (dove i fiumi sfociano nel mare).

Lo stagno (o acquitrino) è invece uno specchio d’acqua ferma dal fondale poco profondo e può essere sia naturale sia artificiale. La ricca e diversificata vegetazione delle zone umide costituisce un habitat in grado di accogliere una vasta fauna: pesci, uccelli, insetti acquatici, rane… Possono considerarsi zone umide i laghi, le torbiere, gli stagni, i litorali con le acque marine costiere e, tra le opere artificiali, le casse di espansione, i canali, le saline, le vasche di colmata…

Tra le zone umide si trovano anche le mangrovie (foreste paludose tropicali) e le torbiere.

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