Le dighe idroelettriche

Si costruiscono dighe per regolare il corso dei fiumi ma anche per produrre elettricità. L’energia idroelettrica, infatti, rappresenta il 16% della produzione elettrica mondiale.

Esistono vari tipi di dighe: le centrali dette “a salto” che sfruttano le grandi altezze di caduta delle regioni montane e le centrali “ad acqua fluente” che utilizzano l’acqua dei fiumi.

COME FUNZIONA?
L’acqua viene convogliata e “fermata” in un’enorme conca chiamata bacino artificiale situata a monte della diga. Il corso d’acqua continua a scorrere facendo arrivare sempre più acqua che, accumulandosi nel bacino, genera una forte pressione. Aprendo delle valvole di immissione, l’acqua viene convogliata con tutta la sua potenza verso delle turbine a loro volta collegate a generatori di elettricità: gli alternatori. In pratica, l’energia dell’acqua (energia meccanica) che arriva dalle turbine viene trasformata in energia elettrica dall’alternatore. L’energia elettrica così ottenuta è poi trasformata, per essere distribuita, da un trasformatore che ne riduce l’intensità. Prima di essere utilizzata, la stessa energia passa attraverso un nuovo alternatore che ne modifica nuovamente l’intensità di corrente rendendola adatta all’uso domestico.

L’energia idroelettrica è una fonte di energia pulita e rinnovabile (l’acqua usata è rimessa in circolo e riutilizzabile) e può avvenire anche attraverso lo sfruttamento del moto ondoso, delle maree e delle correnti marine. In questo caso, si parla di mareomotrice.

La costruzione di una diga comporta, inevitabilmente, un certo impatto ambientale che, nei casi più gravi può sconvolgere un ecosistema. La Diga delle Tre Gole, in Cina, è la più grande diga idroelettrica del mondo (140 m di altezza per 2,3 km di lunghezza!) ed è in grado di produrre una quantità di elettricità pari a quella fornita da 10 centrali nucleari. Purtroppo, per costruirla, sono stati sommersi milioni di ettari di bosco, terre coltivabili e 116 centri abitati causando il trasferimento forzato di 1,4 milioni di abitanti! Inoltre, a causa dell’inquinamento provocato dalle industrie e dal traffico navale, sono scomparse molte specie vegetali ed animali.

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